L'isola di Filicudi
La primavera arriva presto a Filicudi ed è un'esplosione di fiori dai mille colori.
E' bello, in questa stagione, percorrere i tanti antichi sentieri che la attraversano.
Sentieri e terrazzamenti, realizzati nel corso dei secoli, sono un meraviglioso ed imponente esempio del lavoro umano. Ancora oggi Filicudi è sentita come isola remota, anche dagli abitanti di Lipari. In effetti ciò che la fa sentire lontana, non è tanto la distanza ma qualcosa di più profondo: è una distanza nel tempo, nel modo di essere dell'isola e della sua gente, è lontananza dal mondo comune. Filicudi non è solo mare o vacanza estiva, chi vuol veramente sentire e godere della sua peculiarità deve visitarne con calma l'interno, soprattutto nel periodo dell'anno che va da aprile a giugno e da settembre a novembre.
Il porto è sul lato nord dell'isola, c'è il molo dove arrivano nave ed aliscafi, i principali servizi come negozi, Bancomat, noleggio barche, motorini e mezzi e da lì si va verso le sue frazioni, in alto Val di Chiesa e Canale e sul mare, ma dall'altro lato della punta della Punta di Capo Graziano dove c'è il Villaggio Preistorico, c'è Pecorini, con il piccolo molo, le poche case, la spiaggetta con i gozzi dei pescatori.
E' selvaggia perchè ha poche case, pochi abitanti (in inverno non arrivano a 500 persone), è poco o nulla coltivata, una flora mediterranea rica di ginestre, fichi d'india, limoni, un insieme che le conferisce un aspetto brullo e selvaggio.
..."Il vento a Filicudi trova accordi musicali altrove impensabili, fa da colona sonora allo scorrere delle immagini che la tavolozza della natura ci mette sotto gli occhi come a volerci stupire. Si è, su quest'isola, fuori dal mondo e si viene qui se si ha particolare qualità d'anima; se si amano i profondi silenzi, gli spazi disabitati, il contatto con la natura, il bello che convive con l'orrido in una rapsodia che sa di primordiale e misterioso.
La rada del porto di Filicudi L'isola è dotata di una rotabile che collega Filicudi Porto a Val di Chiesa e Pecorini a Mare, che facilita e rende più agevoli gli spostamenti. Noi consigliamo di seguire le vecchie ma ancora efficienti mulattiere che, se pur meno agevoli, sono certamente più suggestive. Partendo da uno dei punti qualunque del reticolo di trazzere dove ancora oggi, numerosi, s'incontrano i pazienti asini. Vedrete i fichi d'India che fanno da sfondo alle novelle di Verga, vedrete i capperi che vengono coltivati intensamente, vedrete le fantasiose fioriture di piante tipiche della macchia mediterranea che si mantengono basse per resistere agli assalti del vento e agli spruzzi dei marosi. Come un balsamo all'arsura vi accoglierà il verde che si addensa sulla sommità del Torrione e della Fossa delle Felci. Questa selvaggia, aspra, essenziale ed elitaria delle Eolie, è l'isola ideale per chi ama il mare e i silenzi anche in pieno agosto..."