Piatti tipici siciliani

La cucina siciliana è molto compelssa e variegata ;
la multietnia gastronomica , rispecchia le tante invasioni subite dalla regione.
Elemento caratterizzante di questa cucina è senza dubbio l'olio extravergine d'oliva.
Molto gradito e consumato è il pane, il quale accompagna parecchi pasti, e viene consumato rigorosamente fresco.
L'isola presenta numerose varietà di pane, spesso cosparso di sesamo (detto "cimino" o "giuggiulena").
La Sicilia è anche la patria del gelato, proprio qui ne venne sviluppata la produzione moderna intorno al 17 secolo.
Oltre il gelato, gustosissime risultano essere le granite,e tanti altri tipi di dolci "classici".
Volendo proporre un'anteprima della cucina siciliana, segnalamo :

Tra gli antipasti :
- caponata
- pane "ca meusa" (milza)
- panelle
- crispelle
- pomodori secchi
- arancini

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Un viaggio virtuale per far conoscere a viaggiatori e turisti la Sicilia, magico luogo, ricco di meraviglie, dove la natura sembra essersi sbizzarrita. La più grande isola del Mediterraneo è caratterizzata da varietà di forme, colori, profumi e sensazioni. Dalle spiagge africane del litorale agrigentino si passa ai paesaggi montani dei Nebrodi e delle Madonie; dalle candide colline dell’entroterra, verdissime e costellate di fiori in primavera, in estate invece arse dal sole e del colore della terra, ai paesaggi ruvidi e neri del vulcano attivo più alto d’Europa, che in inverno diventa bianco di neve.
Vi sono numerose riserve naturali. In provincia di Agrigento si trova la foce del fiume Platani, 200 ettari di macchia mediterranea dominata dalla splendida linea di Capo Bianco. A due passi dalla costa che guarda l’Africa è situato il Biviere di Gela, il più grande lago costiero della Sicilia ed una delle principali aree di sosta degli uccelli migratori, per questo luogo ideale per il bird watching.
Ad Acireale, in provincia di Catania, si estende per circa sette chilometri un lungo costone lavico a strapiombo sul mare, che insieme all'isola Lachea, tra i faraglioni di Aci Trezza, racconta la storia geovulcanica della Sicilia.
Nel cuore dell’isola, fra Enna, Piazza Armerina e Aidone si trova il bosco di Rossomanno, molto suggestivo dal punto di vista paesaggistico e composto di querce, eucalipti e pini.

Chi siamo

Siamo degli studenti universitari e abbiamo collaborato alla realizzazione di questo blog,che nasce fondamentalmente dalla nostra passione per i viaggi e dall'amore per una terra unica: la Sicilia
La nostra speranza è aiutare tutti i futuri vacanzieri ad ammirare questa splendida isola mediterranea
Se siete in cerca di consigli, di ispirazione per programmare la vostra prossima vacanza, se volete raccontarci la vostra segnalandoci i vostri diari, o se volete semplicemente curiosare all’interno di questo blog , noi restiamo qua a vostra completa disposizione.
Per saperne di più su di noi,per maggiori informazioni, ecco i nostri contatti:

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Vulcano


L'isola deve in effetti la sua esistenza alla fusione di quattro vulcani di cui il più grande ed anche il più attivo è il Vulcano della Fossa, che la domina dall'alto dei suoi 391 m. di pietra rossastra. Lo affianca il più piccolo Vulcanello (123 m), emerso a formare una piccola e tonda penisola a nord nel 183 a.C. Alla particolare forma di attività vulcanica, caratterizzata da lava acida e da una serie di esplosioni in cui il tappo viene scagliato verso l'alto, seguito da grandi massi
incandescenti, è stato dato il nome di attività vulcaniana.
Sebbene l'ultima eruzione sia avvenuta nel 1890, il vulcano non ha mai cessato di
dare prova della propria vitalità ed ancora oggi si osservano differenti fenomeni: fumarole, getti di vapore sia sulla cresta che sottomarini e la presenza di fanghi sulfurei dalle apprezzate proprietà terapeutiche.
La costa, così frastagliata che in alcuni punti sembra formare tentacoli che si immergono in mare, i colori della roccia dal rosso al giallo ocra ed i luoghi desolati e solitari conferiscono all'isola un aspetto di inquietante e feroce bellezza.

Vulcano Stromboli


Lo Stromboli é costituito da varie unità morfologiche: l’ antico strato-vulcano (Paleostromboli) costituito dalla Serra Vàncori (924 m) a sud e sudest e dalla Cima (918 m); l’ attuale cratere (Neostromboli) con cinque bocche attive; il neck di Strombolicchio (57 m). Gli studiosi hanno individuato due cicli di attività: nel più antico, alla fine del Würm, tra 40.000 e 12.000 anni fa, si formò lo strato-vulcano di Vàncori e successivamente la Cima più a nord (Paleostromboli).

Vulcano Etna


L'Etna è il vulcano più alto e più attivo d'Europa. L'Etna e' il più imponente vulcano italiano, le sue basi si ergono dalla costa ionica e sorreggono un cono isolato, é la cima più alta d'Italia se si escludono le Alpi. Situato nella parte Est della Sicilia, ha tutto il perimetro di base e parte dei pendii popolati ed urbanizzati da piccoli e medi centri. A soli 30 Km dal vulcano, vi é Catania, grossa città, centro commerciale e marinaro, di circa 350.000 abitanti. Il vulcano é uno dei più attivi del mondo, a memoria d'uomo lo si ricorda sempre molto attivo, almeno 150 le eruzioni rilevanti registrate.

Trasporti Sicilia





Come per qualsiasi altro luogo in Europa, vi sono più modi per arrivare in Sicilia: il treno, l’aereo, la nave o con un mezzo proprio tramite autostrada.
La Sicilia è una regione d’Italia remota e per certi versi anche difficile da raggiungere. Questo non conta se si prende l’aereo; in tal caso basta prenotare il volo.
Ma se si pensa di prendere il treno o la nave dal nord Italia, allora bisogna prepararsi a diverse ore di viaggio, che spesso diventano lunghe ed estenuanti.

Vi sono diverse opportunità di giungere in nave, i principali da cui partono navi passeggeri dirette in Sicilia sono quelli di Livorno, Genova e Napoli, il porto di approdo principale è quello di Palermo, ma da Napoli si raggiungono anche le isole Eolie e Messina.
Le compagnie sono Grandi Navi Veloci (gruppo Grimaldi), Siremar, SNAV, Tirrenia.
Da Catania è possibile anche prendere l’Espresso Ravenna, che collega l’isola con i porti dell’Adriatico. Bisogna essere preparati a noiose ore di navigazione, nello specifico ce ne vogliono circa 18 per Genova-Palermo e molte di più per Ravenna-Catania.

Agrigento


La Provincia di Agrigento è una provincia della Sicilia di oltre 450 mila abitanti. Affacciata a sud sul Canale di Sicilia, confina ad ovest con la Provincia di Trapani, a nord con la Provincia di Palermo, a nord-est con la Provincia di Caltanissetta.
Nel centro storico di Agrigento visitate l’antica Cattedrale in stile Romano-Gotico, costruita intorno al XIV secolo. La chiesa ha una facciata davvero scenografica, è stata costruita nell’anno 1000 e ristrutturata più volte sino al XVII secolo. Molto interessanti sono il campanile del XV secolo con motivi in stile Gotico e Catalano e la balconata di origine Arabo-Normanna. Al suo interno si trova una statua della Vergine Maria del tardo XV e la cappella di San Gerlando in stile Gotico. La Cappella ospita le relique del Santo Patrono. Si dice che nel presbiterio si senta un sinistro suono, un indefinito effetto acustico... non suggestionatevi quel suono altro non è che l’eco di coloro che si trovano nelle vicinanze dell’entrata alla Cattedrale.

Siracusa


La città di Siracusa sorge lungo le coste siciliane, tra le acque di Porto Grande e i monti Iblei.

Siracusa fu fondata da un gruppo di coloni greci e, il nome della città, deriva dal greco Sirako che significa palude. Oggi, Siracusa, è una città che conta 127 mila abitanti distribuiti nei cinque quartieri che caratterizzavano l’antico centro urbano chiamato "Pentacoli di Dioniso": Akradina, Tike, Neapolis, Ortigia e Santa Lucia.

La provincia di Siracusa è sprovvista di aeroporti. L'aeroporto più vicino è il "Filippo Eredia" di Catania - Fontanarossa, posto a circa 100 km da Siracusa.

Per raggiungere Siracusa in auto venendo da Nord, occorre percorrere l’Autostrada A1 sino a Firenze e continuare sulla E3-E45 per Costiera Amalfitana-Reggio Calabria-Salerno, sino a Messina. All’uscita di Messina prendere la A20 e poi la E45 sino a Catania.

Messina


L'antica Zancle, distesa tra i Monti Peloritani e lo stretto, in una lingua di terra a forma di falce che delimita un ampio porto naturale, ha costituito per millenni il più sicuro approdo al centro del Mediterraneo, aperto a grandi rotte commerciali. Il porto di Messina già nel V secolo A.C. era infatti molto attivo. La storia culturale della Messina greca e romana sta oggi emergendo grazie ad alcune scoperte archeologiche, che hanno rivelato tracce dell'impianto ippodameo dell'abitato, anche se ben poco rimane del patrimonio monumentale e artistico distrutto dai ripetuti terremoti: il santuario di Nettuno, il faro con la statua gigantesca di Posidone, il teatro, il tempio di Eracle Manticlo sono infatti scomparsi lasciando poche tracce nelle collezioni del Museo Regionale. La storia di questa città, d'origine greca, ha visto passare gli Arabi, gli Ebrei e gli Armeni. La città è come adagiata sul fronte digradante dei Peloritani...

Catania


Catania è la seconda città della Sicilia per grandezza ed importanza. La città si estende tra il Mar Ionio ed il Vulcano Etna, il più grande vulcano europeo ancora oggi attivo, dal quale dista 28 Km.


E’ caratteristico della provincia di Catania la Timpa, un tratto di costa caratterizzato dalla scogliera lavica tra Catania e Riposto che offre dei bei panorami.


Per arrivare a Catania in auto dal Nord dell’Italia si prende la A1 Milano-Napoli e si prosegue poi percorrendo l’Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria fino all’uscita di Villa S. Giovanni.

Dal porto si può prendere uno dei traghetti che partono ogni 20 minuti per raggiungere la Sicilia.

Palermo



Palermo è situata nella parte Nord-Ovest della Sicilia, bagnata dal Tirreno, offre una grande varietà di panorami e di ambienti. La città si estende nella piana della Conca d’Oro, davanti all’ampio e stupendo golfo che da essa prende il nome. Palermo gode di una posizione privilegiata e di un dolce clima che favorisce la presenza di una lussureggiante vegetazione.

Per raggiungere Palermo in auto si possono percorrere due strade. Dopo aver attraversato lo stretto di Messina, potete prendere l’Autostrada A20 che collega Messina con Palermo. Quest’autostrada è incompleta e il traffico spesso è rallentato ma gode di bellissimi paesaggi. Altrimenti, è possibile arrivare fino a Catania e da lì prendere la A19 Catania-Palermo.

L'isola di Alicudi


Fuori dalle rotte commerciali, con pochi abitanti e senza il turismo di massa che altre isole conoscono, Alicudi conserva ancora tutto il suo fascino naturale. Chi arriva ad Alicudi s'immerge in una dimensione di vita ormai altrove perduta. Qui persino le grandi cernie non sono diffidenti e si fanno osservare senza ritrarsi. La risacca del mare e lo stormire del vento sulla vegetazione sono gli unici suoni. Data la particolare conformazione del terreno, mancano del tutto strade o viottoli carrozzabili e, pertanto, anche le auto, i motorini e le biciclette. Per affrontare le scalinate di pietra lavica, che s'inerpicano dappertutto, ci si affida ai propri piedi ed ai simpatici asinelli che sono allevati sull'isola e sopportano il peso di merci e bagagli dal porto alle case sparse sul pendio.

L'isola di Filicudi


La primavera arriva presto a Filicudi ed è un'esplosione di fiori dai mille colori.
E' bello, in questa stagione, percorrere i tanti antichi sentieri che la attraversano.
Sentieri e terrazzamenti, realizzati nel corso dei secoli, sono un meraviglioso ed imponente esempio del lavoro umano. Ancora oggi Filicudi è sentita come isola remota, anche dagli abitanti di Lipari. In effetti ciò che la fa sentire lontana, non è tanto la distanza ma qualcosa di più profondo: è una distanza nel tempo, nel modo di essere dell'isola e della sua gente, è lontananza dal mondo comune. Filicudi non è solo mare o vacanza estiva, chi vuol veramente sentire e godere della sua peculiarità deve visitarne con calma l'interno, soprattutto nel periodo dell'anno che va da aprile a giugno e da settembre a novembre.

L'isola di Stromboli



Stromboli o la Strongyle (la rotonda). Essa è nota fin dall'antichità per il suovulcano in attività continua, qui secondo la leggenda sorgeva la reggia di Eolo (la bronzea sulle alte colonne) ed il colore di alcune zone dell'isola conferma l'esatta immagine poetica di Omero. Di certo le esplosioni del cratere sono state uno dei fari più conosciuti nell'antichita per chiunque navigasse nel Tirreno. Intorno al XVI secolo A.C. si è costituito un primo insediamento umano in contrada San Vincienzo, dietro la chiesa, e lo sviluppo dell'isola è storicamente legato al mare e alla tradizione marina, tanto più che Stromboli era tappa obbligata per coloro che attraversavano il Tirreno. Nel 36 a.C, nel corso della guerra civile tra Ottaviano e Sesto Pompeo che era padrone della Sicilia e che comandava la flotta di Ottaviano, muovendo contro la Sicilia occupò Stromboli e ne fece capo base per lanciarsi all'attacco verso il nemico. A Stromboli è facile affittare ville ed appartamenti

L'isola di Panarea


Panarea, anticamente chiamata Euonymos, testualmente quella che sta a sinistra, ovvero alla sinistra dei naviganti che da Lipari si dirigevano in Sicilia. Il nome Panarea, deriva da Panaraia ( tutta sconnessa ), è l'isola più piccola dell'Arcipelago delle Eolie, con una superficie di soli 3400 Kmq e dista da Lipari 11,5 miglia.
Quella che esiste oggi e' solo una piccola parte di quella che anticamente esisteva, in quanto una parte di essa è sprofondata in seguito ad un'eruzione vulcanica, che ha formato una serie di isolotti ( Basiluzzo, Dattilo, Bottaro, Lisca bianca, Lisca nera, i Panarelli e le Formiche ) staccati tra di loro, ma uniti sotto la profondità del mare.....ed è insieme ad essi che Panarea forma un piccolo arcipelago situato su un unico basamento sottomarino.

L'isola di Salina


L'isola di Salina si estende per una superficie di 26,8Kmq., ed è seconda solo a Lipari. Anch'essa di natura vulcanica, è costituita dalle vette dei due monti più alti delle Eolie "Fossa delle Felci" e "Fossa dei Porri", vulcani ormai spenti da tempo; da qui il suo antico nome Didyme, che significa Gemelli.

L'incredibile mare di Pollare sul lato nord di SalinaLa formazione dell'isola di Salina ha avuto una storia assai complessa, che si è svolta attraverso due periodi ben distinti di attività vulcanica, separati fra loro da un lunghissimo periodo di quiescienza.

L'isola di Vulcano


L'isola di Vulcano è sempre stata nota fin dall' antichità per la sua intensa attività vulcanica, ma non sembra mai essere stata abitata fino a età molto recente. Nell'antichità l'isola era sacra ad Efesto, il dio dei vulcani e delle forze endogene della natura è portava il nome di Hierà (la sacra) o di Hierà Ephaistou (l'isola sacra a Efesto), ma sul'isola non sono state ritrovate testimonianze di culto prestate a questa divinità. Sono fiorite delle leggende che collocano nel cratere del suo vulcano l'officina di Efesto, nella quale lavoravano i ciclopi, ma ancora agli inizi del XV secolo gli spiriti infernali del vulcano si divertivano a disormeggiare le navi che cercavano rifugio dalle tempeste, se non si poneva una croce su l'ormeggio. Le nostre conoscenze sulla struttura geologico-vulcanologica dell'isola di Vulcano sono dovute agli studi del Sabatini e del Cortese (1892) del Bergeat (1899), del De Fiore (1922, 1925-26), ma soprattutto alle recenti richieste di Jòrg Keller, che ne ha redatto la carta vulcanologia a scala 1:10000 ed ha dedicato ad essa importanti pubblicazioni, in gran parte riassunte nella monografia sulle Isole Eolie promossa dall'istituto Internazionale di Vulcanologia di Catania nel 1980. Dal punto di Vista Geologico-Vulcanologico, Vulcano è una delle isole più recenti dell'arcipelago Eoliano, insieme a Stromboli che si è formata ancora più tardi.

La spiaggia nera di PonenteVulcano è in realtà composta da due vulcani collegati con uno stretto istmo, Vulcanello che è inattivo e Vulcano che è ancora parzialmente attivo con fumarole ed attività di tipo vulcanico diverse. In mezzo due grandi rade, una aperta a ponente ed una aperta a levante e che consentono, spostandosi a seconda delle necessità, di essere superprotetti con qualsiasi mare. A Vulcano è facile affittare ville ed appartamenti

E' l'isola delle Eolie più vicina alla costa siciliana ed è la prima ad essere raggiunta con navi ed aliscafi quando ci si imbarca da Milazzo, da cui dista meno di venti miglia, che in aliscafo si compiono in poco più di mezz'ora.
Sull'isola ci sono tutti i servizi, dalla Guardia Medica al Bancomat, negozi e servizi di ogni genere. Dista da Lipari appena due miglia e ci sono collegamenti in pratica ogni mezz'ora ed è possibile andare e tronare da Lipari con la massima faciltà.

L'isola di Lipari


Con poco più di 37 Kmq di superficie, non solo è la più grande delle Isole Eolie, ma ne è anche il suo cuore pulsante.
La sua lunghezza massima è 9,5 Km. Dista circa 42 miglia marine dalla costa siciliana. L'isola, montuosa e frastagliata, raggiunge la massima altitudine con il monte Chirica (602 m), seguito dal monte S.Angelo (594 m). La sua cittadina si estende ai piedi della imponente rocca del Castello, l'unica acropoli greca, e lungo le insenature, a Nord e a Sud, di Marina Corta e di Marina Lunga. In queste due frazioni hanno luogo gli approdi per gli aliscafi e per le navi.

L'arcipelago delle Isole Eolie










L'arcipelago delle Isole Eolie prendono il loro nome dal Dio Eolo, dio incontrastato dei venti, ed è formato da sette isole disseminate lungo la costa nord orientale della Sicilia, esse sono sparse come a formare una grande y di cui Vulcano è l'estremità più bassa ed Alicudi e Stromboli le due punte rispettivamente più a ovest e più a est.

La Sicilia [Ficarra-Picone]